domenica 15 dicembre 2013

L'ultimo volo Cap.6


Capitolo Terzo
SOTTO IL CIELO DEL DESTINO
(parte terza)

Era martedì 4 dicembre, e tutto era sempre così speciale.
Quando Monnie tornò a casa , il giorno successivo, erano quasi le venti della sera ed si era appena sdraiata sul suo letto grande e vuoto d’amore, quando improvvisamente il telefono squillò. Monnie prese in mano il suo cellulare. Le labbra dischiuse, la mano tremante, il cuore impazzava: Nik stava chiamando. Allora lei rispose: - Pronto.- -Buonasera ciao come stai? – Oh ciao io bene grazie e tu?- Conversazione ancora sterile, ma adesso Monnie non sapeva la vera  ragione di quella telefonata così improvvisa e decisamente inusuale! Allora lei gli chiese :- Dimmi pure, ci sono novità?- e lei alludeva alla visita che l’indomani mattina l’avrebbe ricondotta di nuovo da lui, al suo studio però.  – No, volevo ricordarti che domai mattina abbiamo l’appuntamento allo studio,eh? Visto hai il tuo medico che ti chiama per ricordarti dell’appuntamento, meglio di un agenda. Come stai? Che fai?—Io sono appena tornata da lavoro, stavo per andare a fare una doccia. E tu?- - Io sono in macchina , sto per tornare a casa. E stasera che, fai dove vai?- Monnie spiazzata, con la porta della sua camera chiusa, per non lasciar trapelare nulla, la voce meno tremante ma non per questo meno emozionata.- Stasera? Penso che dopo cena usciamo con Agosh ed Andrius, per fare un giro in centro,  visto che è da poco che sono ritornati in città. E tu cosa pensi di fare? Che fai stasera?- . Il tono di Monnie si stava trasformando: l’impatto gelido delle prime battute stava lasciando spazio alla dolcezza ed entrambi adesso avevano abbassato le difese, erano vulnerabili come le parole che pronunciavano. Chissà quante parole avrebbe voluto sentire Monnie, quante parole avrebbe voluto sentire con quella sua intonazione ed il suo leggero balbettio che la faceva sciogliere!
- Stasera, penso che esco, anche se fa molto freddo, io sto per tornare a casa, sono in maccchina. C’è  tanta confusione per strada in Big Step Street, ci sono lavori in corso…- e Monnie aggiunse – Ah, quindi stai tornando a casa da lavoro. Sì, è vero, fa molto freddo stasera!- e lui- Sì,  fa molto freddo. Beh, allora ci vediamo domani mattina in studio per l’ultimo controllo, mmm non è vero?- . Monnie non capì mai se lo diceva perché era “contento” che fosse davvero l’ultimo loro incontro reale programmato l’indomani, ma dal tono ella percepì come una sorta di lieve dispiacere, come se quello fosse stato davvero l’ultima volta.

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