giovedì 1 maggio 2014

L'ultimo volo Cap.13

Capitolo Tredicesimo
UNA BRAVA RAGAZZA
(parte seconda)

Inevitabile che alla fine della serata, dopo anche un giro folle in centro, mentre lei lo stava tranquillamente salutando, lui la baciò in un modo che lei voleva: l’attrazione mentale e fisica per l’ingegnere c’era, era tanta, ma l’unico contatto che si sentiva di concedergli erano solo le sue labbra. Così, da quella sera, si continuarono a vedere, a sentirsi, a scherzare, a baciarsi perché gli andava ad entrambi. Questa volta in Monnie aumentava la consapevolezza di non voler bruciare le tappe, di nutrire senza fretta quella conoscenza, concedendosi solo a quello scambio emotivo, già profondo per lei. In fondo erano “perfetti”: entrambi stavano bene e lei lo avvertiva, erano molto affini che non le sembrava vero, erano molto attratti l’uno dall’altro, e per circa una ventina giorni Nik era scomparso dai suoi pensieri. Cioè, non che lei avesse dimenticato, ma si rendeva conto che la loro situazione sarebbe dovuta essere come quella sua con Taninem e per questo allontanava il suo ricordo dalla sua testa. Successe poi che Nik le mandò un messaggio al telefono, ma lei rispose laconicamente: stava succedendo l’inevitabile, ovvero alcune corde mentali erano state toccate e il suo sentirsi a e a suo agio con un quasi semi-sconosciuto era un evento che non voleva sciupare. Voleva guardare avanti, senza più trascinarsi il passato e questo le sembrava dovuto. Risate, baci, carezze tranquille, e un senso di benessere distensivo.  La complicità con Taninem era diventata tale che per due volte lei lo fece salire da lei, ma non per amore, ma per amicizia. Niente sesso o altro, solo la voglia di stare bene e guardarsi qualche film in compagnia. Era una sensazione rilassante, dagli effetti benefici per l’anima,  quella di stare insieme, senza aver addosso la fretta del sesso. Il silenzio e il parlarsi durante la visione di un film le ricordava attimi di vita con James, quei momenti che avevano condiviso come amici, più che come fidanzati. Gli abbracci, di quelli che ti calmano, ed i baci sinceri che si scambiano le coppie già rodate, di quelli che ti fanno sentire la presenza, il calore della vita, senza per questo incendiarsi continuamente di passione. Quelli ci furono pure, ma non presero mai il sopravvento, anche se Monnie lo desiderava tanto e per Taninem era lo stesso, ed era tutto quasi perfetto. Quasi perfetto.

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