martedì 7 gennaio 2014

L'ultimo volo Cap.9

Capitolo Nono
NESSUNA RISPOSTA
(parte seconda)


Gennaio non fu certo più facile del gelido Febbraio che  ne seguì. Monnie aveva sempre la sensazione di essere sola, circondata da molti cari amici, con più tempo libero da dedicare a se stessa, vista la stasi lavorativa, e  si convinceva che la soluzione ideale  per guarire dalla malinconia  fosse quella di iniziare ad accettare l’ invito di qualche ragazzo, giusto per dimenticarsi della sconfitta subita dalla storia con Nik. Dopo essere uscita più volte con un giovane avvocato ventinovenne, Monnie decise di troncare la frequentazione, non perché lui non fosse un giovane serio e rispettabile, semplicemente si rese conto di andare contro la sua stessa volontà e non voleva correre il rischio di affezionarsi di un’altra persona che avrebbe inevitabilmente lasciato, come successe con Fabien qualche mese prima. Andrew , l’avvocato, era un ragazzo fatto uomo troppo presto: laureato in giurisprudenza, aveva deciso di intraprendere la carriera del padre e di gestire insieme al lui l’azienda edile di famiglia, occupandosi del ramo amministrativo. Alto, slanciato, con gli occhiali rettangolari sul suo viso ovale ma con un qualcosa di spigoloso nei tratti, seppur dal sorriso gentile e dai modi da perfetto gentiluomo. Proprio quest’ultimo aspetto aveva colpito Monnie, ma non in positivo: le sembrava così artefatta quella gentilezza e quella pacatezza che  quasi non credeva alla spontaneità di  tali comportamenti e ciò le metteva ansia ed angoscia perché conversare con lui diventava pesante per la ricercatezza del suo eloquio formale e poi, il suo modo di vestire, sempre impettito di giacca e cravatta perfettamente ordinata, lo faceva apparire più vecchio della sua giovane età, lasciando trasparire in lui una eccessiva serietà, che metteva paura nelle aspettative di Monnie, facendola sentire inadeguata.  Per questa ragione Monnie decise di essere chiara con lui, spiegandogli che, per quanto lui fosse un ragazzo maturo, un uomo d’altri tempi oramai, lei non era ancora pronta ad una tale richiesta di rapporto  serio a due, conoscendosi ancora da poco tempo, le sembrava tutto così affrettato…Andrew, da vero signore, incassò il dolce colpo manifestando un certo stupore ma accettò la scelta di Monnie , così decisero di rimanere buoni amici, senza rancori. Almeno per lei.
Ma come poteva intraprendere una relazione seria con un uomo che in fondo non amava e  da cui, in realtà, lei non percepiva di essere realmente amata? Il rampante professionista era sicuramente affascinato dalla personalità poliedrica e frizzante di Monnie, ma il suo atteggiamento di ricercatezza della perfezione  aveva spaventato la povera anima inquieta della bella maestra d’asilo, che cercava un sostegno, una persona semplice e complice , che la supportasse a rialzarsi dalla brutta esperienza, dapprima quella di  James e successivamente quella di  Nik. 

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