Capitolo Nono
NESSUNA RISPOSTA
(parte seconda)
Gennaio
non fu certo più facile del gelido Febbraio che
ne seguì. Monnie aveva sempre la sensazione di essere sola, circondata
da molti cari amici, con più tempo libero da dedicare a se stessa, vista la
stasi lavorativa, e si convinceva che la
soluzione ideale per guarire dalla
malinconia fosse quella di iniziare ad
accettare l’ invito di qualche ragazzo, giusto per dimenticarsi della sconfitta
subita dalla storia con Nik. Dopo essere uscita più volte con un giovane
avvocato ventinovenne, Monnie decise di troncare la frequentazione, non perché
lui non fosse un giovane serio e rispettabile, semplicemente si rese conto di
andare contro la sua stessa volontà e non voleva correre il rischio di
affezionarsi di un’altra persona che avrebbe inevitabilmente lasciato, come
successe con Fabien qualche mese prima. Andrew , l’avvocato, era un ragazzo
fatto uomo troppo presto: laureato in giurisprudenza, aveva deciso di
intraprendere la carriera del padre e di gestire insieme al lui l’azienda edile
di famiglia, occupandosi del ramo amministrativo. Alto, slanciato, con gli
occhiali rettangolari sul suo viso ovale ma con un qualcosa di spigoloso nei
tratti, seppur dal sorriso gentile e dai modi da perfetto gentiluomo. Proprio
quest’ultimo aspetto aveva colpito Monnie, ma non in positivo: le sembrava così
artefatta quella gentilezza e quella pacatezza che quasi non credeva alla spontaneità di tali comportamenti e ciò le metteva ansia ed
angoscia perché conversare con lui diventava pesante per la ricercatezza del
suo eloquio formale e poi, il suo modo di vestire, sempre impettito di giacca e
cravatta perfettamente ordinata, lo faceva apparire più vecchio della sua
giovane età, lasciando trasparire in lui una eccessiva serietà, che metteva
paura nelle aspettative di Monnie, facendola sentire inadeguata. Per questa ragione Monnie decise di essere
chiara con lui, spiegandogli che, per quanto lui fosse un ragazzo maturo, un
uomo d’altri tempi oramai, lei non era ancora pronta ad una tale richiesta di
rapporto serio a due, conoscendosi
ancora da poco tempo, le sembrava tutto così affrettato…Andrew, da vero
signore, incassò il dolce colpo manifestando un certo stupore ma accettò la
scelta di Monnie , così decisero di rimanere buoni amici, senza rancori. Almeno
per lei.
Ma come poteva intraprendere una relazione seria con un
uomo che in fondo non amava e da cui, in
realtà, lei non percepiva di essere realmente amata? Il rampante professionista
era sicuramente affascinato dalla personalità poliedrica e frizzante di Monnie,
ma il suo atteggiamento di ricercatezza della perfezione aveva spaventato la povera anima inquieta
della bella maestra d’asilo, che cercava un sostegno, una persona semplice e complice
, che la supportasse a rialzarsi dalla brutta esperienza, dapprima quella
di James e successivamente quella di Nik.
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