Capitolo 2
EROS E THANATOS
(parte prima)
EROS E THANATOS
(parte prima)
Aver
fatto l’amore con Nik fu l’esperienza più devastante per Monnie negli ultimi
nove mesi. La prima volta accadde in una maniera al quanto bizzarra: una sera
di un lunedì di giugno lei rientrava a casa da una serata normale tra amici,
la solita amica del cuore Jovy e la sua comitiva. Una sera come tante, una sera
speciale! Mentre Monnie era ancora in macchina, non lontano dalla sua
abitazione, un colpo di testa le disse di mandare un messaggio a Nick, che era quasi mezzanotte. “Che fai?
Sei ancora sveglio?” e lui rispose “Si,
ancora. E tu? Dove sei?”. Monnie si sentì incoraggiata: per mesi aveva cercato
di stabilire un contatto, una comunicazione vera con questa persona così
sfuggente, che sembrava essere interessata a lei, ma poi era pronto ad
allontanarla violentemente con la sua indifferenza ..una persona enigmatica, insomma! Ma Monnie era già
follemente innamorata, così presa da una tale emozione, sin dalla sera del loro
primo incontro, che nei successivi tre mesi, nei loro fugaci incontri, eventi
del tutto casuali, ella non riusciva a nascondere la sua reazione di stupore ed
imbarazzo nei confronti di Nik, tanto che le loro conversazioni erano un po’
vuote e scarne di significato, mentre Monnie aspirava a conoscerlo davvero,
sempre di più..E per quanto il suo lavoro di maestra d’asilo assorbisse buona
parte della giornata, il restante lo impiegava per capire e crucciarsi dei
comportamenti ambigui di quel giovane medico dal sorriso disarmante.
Nonostante
la razionalità, l’amore si configura come un insieme di emozioni positive che Monnie
non provava più da molto tempo, setticemia del cuore, e quindi era
comprensibile, come in quella situazione, che lei perdesse il senno della
ragione, o meglio lei perdesse parte di sé. Un sera, pochi istanti, ed il
percorso della sua vita cambiò radicalmente.
Lo
scambio dei messaggi notturni tra lei e Nik, quella notte, si conclusero con
una sorta di appuntamento a casa di Monnie. Appuntamento? A mezzanotte
inoltrata? A casa di Monnie? Seth non era a casa quella sera, era ritornato da
un paio di giorni nella sua città natale per occuparsi di alcune faccende di
famiglia e per qualche giorno non sarebbe stato in casa con Monnie, quindi l’appartamento
era libero e non c’era nessun altro. Non
appena lei arrivò a casa, non credeva vero a quello che aveva appena fatto: aver
dato un appuntamento erotico a Nik, a lui, con il quale avrebbe voluto solo
parlare ore ed ore solo per potergli stare vicino, sentire la sua voce , guardare
le sue labbra muoversi ed innamorarsi delle sue palpebre quando sbattono
velocemente quando certi sguardi si fanno tanto intensi che inizia
dolcemente a balbettare. Monnie non era più sul pianeta Terra ma era volata su
Venere e non aveva alcuna intenzione di ritornare indietro. Quella notte di
lunedì, con il caldo che anticipa il solstizio d’estate, il loro incontro lasciò
il segno, anzi una ferita profonda in Monnie, perché fare l’amore, a senso
unico, taglia il cuore e le speranze, ma questo lei non lo sapeva perché lei
non conosceva altro modo per parlare sinceramente a Nik. E quando lui giunse nel
suo appartamento, dopo l’imbarazzo generale di quella visita, lui improvvisamente
la abbracciò da dietro e le mani di Nik iniziarono a bramare i suoi fianchi, lei si sentì il corpo gelare ed ardere
contemporaneamente. Fare l’amore a senso unico può far male, ma Monnie era
troppo innamorata per non sentirsi morire in quello stato di estasi.
Nessun commento:
Posta un commento