Capitolo Undicesimo
COME OGNI PRIMAVERA
(parte prima)
Come
ogni primavera, Monnie non sapeva a cosa
sarebbe andata incontro. Intanto l’aria impetuosa di Marzo portava così nuova
linfa alla sua vita: aveva riottenuto l’incarico di maestra nell’asilo in cui
aveva lavorato sino a qualche mese prima
ed era così entusiasta di quel nuovo gruppo di amici che la facevano sentire
nuovamente viva. Archiviata la delusione
profonda per Nik, Monnie era decisa di voltare pagina e aveva intenzione di
vivere, nuovamente, a pieno le prossime
giornate di primavera, conservando un frammento di cuore al ricordo dell’amore
che aveva provato per lui e cercando di fare tesoro dell’esperienza: avrebbe
cercato di innamorarsi della vita, prendendo il buono ed il brutto insieme e
avrebbe lo lasciato libero, libero di non cercarla più ed anche lei si sarebbe
sentita più libera di vivere, senza di lui, qualsiasi altra emozione.
Il
vento di Marzo portò nuove sensazioni, nuovi orizzonti ed una nuova amicizia
tra Monnie e Vemis, nata per caso ed alimentata da una sottile attrazione fisica che entrambi non
sapevamo spiegare! Ciò che lei sentiva per questo giovane designer era proprio incomprensibile,
ma rappresentava forse quella pazzia di cui aveva tanto bisogno: in meno di un
mese dal loro primo incontro, erano già usciti insieme due volte! E per lei era
normale non fingere, non cambiare la sua personalità e si sentiva libera di
dire quello che voleva e vedeva in lui la stessa sincerità. Ridere, scherzare,
sorridere spontaneamente e poi, quel modo così galante e gli sguardi ammiccanti
di Vemis erano sapori dimenticati per Monnie. Poi passò una settimana, ma
entrambi si cercavano tramite messaggi telefonici, telefonate allegre ed
entrambi si sentivano terribilmente legati. Un altro appuntamento, questa volta
ad Aprile però, in riva al mare, un dopo cena speciale. Complici l’atmosfera
romantica, la sera piena di stelle, un vento freddo e tagliente e la voglia di
un abbraccio caldo. Monnie si era concessa a quel bacio amichevole, ma le
labbra di Vemis erano passionali, un sicuro porto per le sue labbra confuse,
soprattutto che nelle prime settimane di Marzo era tornato Fabien. Bastarono
quei pochi giorni per riconfermare a Monnie che per l’ortopedico lei non
provava nulla, nessuna reazione, nessuna sensazione e neanche il sesso era
appagante con lui, quanto sempre doloroso.
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